Nell’ultimo giorno del Salone del libro l’età media dei visitatori è stata molto bassa. Classi e gruppi scolastici hanno deciso di dedicare il lunedì di chiusura ai laboratori e alle presentazioni dedicate ai ragazzi. La scuola di Federico, l’istituto primario di Costigliole d’Asti, ha partecipato per la prima volta grazie alla vittoria del concorso “Cuore di waffle”. “Abbiamo svolto delle attività sull’amicizia e la commissione ha premiato noi”, spiega Federico. Il biglietto vinto oltre alla visita ai vari stand del Salone ha fatto partecipare la sua classe di quinta elementare all’evento “E poi?” su cosa succede dopo la fine di una guerra. Per diverse classi, circa 1300 in totale nei cinque giorni del Salone, questa si tratta della prima volta. “La richiesta di partecipazione agli eventi è superiore alla nostra offerta – afferma Maria Giulia Brizio, responsabile del settore scuola della fiera-. Ma ci abbiamo lavorato e ci stiamo lavorando. Già quest’anno gli eventi per le scuole erano superiori rispetto all’anno scorso”.
Durante il periodo del Covid, le bambine e i bambini non hanno potuto svolgere uscite didattiche, spiegano le insegnanti, e quindi questa è stata un’occasione per farli uscire dagli istituti e farli partecipare a un evento importante. Così è stato anche per una classe di ragazzi di terza media dell’Istituto comprensivo Marconi Antonelli, per i quali era l’ultima occasione di vedere con i propri occhi il Salone prima di dedicarsi alle preparazione dell’esame finale a giugno. La lettura del passato attraverso la conoscenza del presente è stato il tema dell’evento a cui hanno partecipato nella sala gialla dell’area dedicata alle attività dei giovani. I temi sono, quindi, complessi ma vengono trattati in modo adatto alle giovani età. Per i più piccoli le attività sono perlopiù laboratori pratici.
I bambini di dieci anni di una quarta elementare della scuola Collodi di Torino indossano tutti un cappellino azzurro mentre aspettano di partecipare a un booklab di arte. L’insegnante ha scelto l’arte per rendere più accessibile l’attività a un bambino con disabilità della classe e per rendere il più inclusiva possibile l’esperienza al Salone. Ogni classe ha poi a disposizione un buono da dieci euro da spendere nei vari stand. “Tutti insieme abbiamo fatto una lista di libri in base anche ai gusti dei bambini e dopo il laboratorio andremo a ritirarli – racconta l’insegnante della scuola Collodi.- Inoltre, nei prossimi giorni organizzeremo sicuramente delle attività di ritorno sull’esperienza della classe al Salone”. Non solo prime volte, per l’Istituto comprensivo Duca d’Aosta è il terzo anno consecutivo alla fiera. Quest’anno il tema scelto è stato la scienza: il Gioco dell’ape e Giochiamo con la fisica sono le attività svolte in mattinata. E a volte la partecipazione al Salone inizia anche prima dei sei anni come per i bimbi della Scuola d’infanzia Mario Lodi di Torino. Due classi sono state accompagnate nella lettura durante il laboratorio “Nati per leggere”.