È “la dorsale culturale che lega le nostre città, Torino e Milano”. Il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo, presenta così la rassegna musicale Mito SettembreMusica 2023, che torna a settembre per la sua diciassettesima edizione. È un viaggio nell’atmosfera urbana, “dalla New York di Gershwin e Bernstein alla Buenos Aires di Piazzolla, passando per la Vienna di Haydn e Mozart”. Il tema di quest’anno è appunto la città, che invita a “viaggiare con le orecchie innanzitutto, ma anche con gli occhi, guardare le dita di Pogorelich e di Tharaud, i visi delle sorelle Labèque o dei ‘fratelli’”’ Bruno Canino e Antonio Ballista”.
Quest’anno porta con sé anche un’altra novità, perché dopo quasi dieci anni di direzione artistica, Nicola Campogrande lascia il festival. È a lui che si deve l’anima cosmopolita di MiTo. “La musica classica, per sua natura, appartiene al mondo. Certo, i compositori la investono in qualche luogo – il loro pianoforte, il loro tavolo da lavoro, sono a Vienna o a Parigi, a Napoli, o a Mosca, a Praga o a New York-. Ma poi gli interpreti viaggiano, fanno conoscere i brani, li diffondono. E così a un certo punto capita che l’origine di una partitura, la sua storia, la città nella quale è nata passino in secondo piano, sbiadiscano, si dimentichino”.
L’idea di Campogrande è quella di riallacciare la relazione che lega la musica all’humus culturale del territorio, per amplificarne la voce. Mito 2023 nasce da queste riflessioni. Settanta concerti tra Milano e Torino di artisti italiani e stranieri. Si assisterà anche a una sorta di “festival nel festival” che animerà teatri di quartiere, conservatori, orchestre prestigiose.
Mito 2023 si terrà dall’8 al 22 settembre, è possibile acquistare i biglietti a partire dal 27 maggio presso Urban Lab (piazza Palazzo di Città, 8/F) e online sul sito.