Si prevede un maggio felice per le assunzioni, soprattutto per gli operatori turistici. Sono circa 28.150 i contratti programmati dalle imprese per il mese corrente, valore che sale a 88.890 se consideriamo l’intero trimestre maggio-luglio 2023. Il trend appare crescente sia a livello mensile (+1.660 entrate rispetto a maggio 2022, per una variazione tendenziale del +6,3%), sia su base trimestrale (+2.280 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente).
Le entrate previste in Piemonte a maggio 2023 rappresentano il 21,8% delle 129.300 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6,0% del totale di quelle nazionali (467mila circa). I dati emergono dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo tra il 20 marzo 2023 e il 4 aprile 2023.
La ventata estiva: tra alberghi e mattone
Tra i servizi, il comparto che assorbirà la quota più rilevante delle 88.890 entrate previste nel trimestre maggio-luglio 2023 è quello dei servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici, con 13.800 ingressi (15,5% del totale), seguito dai servizi alle persone, con 11.230 entrate e una quota del 12,6% del totale e dal commercio, per cui le imprese intervistate prevedono 11.020 assunzioni (12,4%).
All’interno del comparto industriale si distinguono il settore edile (7.010 assunzioni nel trimestre, con una quota del 7,9% del totale) e le industrie meccaniche ed elettroniche (6.460 ingressi previsti, il 7,3% dei quasi 89mila totali).
Il 25% delle entrate previste a maggio 2023 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 20% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 31% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 15% delle assunzioni del mese.
Per una quota pari al 35,5% (in crescita rispetto al 32,7% di maggio 2022) le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 44,6% per le aree commerciali e della vendita e scende al 29,6% per quelle della logistica. Nel 20% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato. Per il 60% circa delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
Il 44,4% delle assunzioni è destinato all’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, cui seguono le aree commerciali e della vendita (17,9%) e quelle tecniche e della progettazione (14,7%). La logistica assorbirà il 13% circa delle nuove entrate programmate per il mese di maggio 2023, mentre l’area direzionale e quella amministrativa generano rispettivamente una quota pari al 5,2% e 4,8% delle assunzioni previste.
Più dipendenti, ma a tempo determinato
Il 74,3% delle assunzioni programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 18,9% lavoratori somministrati, l’1,4% collaboratori e il 5,4% altri lavoratori non alle dipendenze. La domanda di lavoro a maggio 2023 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 58% delle nuove entrate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 26% dei casi. L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 10% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota del 6% del totale complessivo regionale.
Delle 28.150 entrate previste in Piemonte nel mese di maggio 2023 il 15% è costituito da laureati, il 28% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 21% e il 35%.
Il problema della carenza di personale: il caso dei trasporti
La difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati riguarda il 47,2% delle entrate previste a maggio 2023, in diminuzione rispetto a quanto rilevato a livello regionale il mese precedente (quando le difficoltà riguardavano il 49,5% dei nuovi ingressi), ma in aumento rispetto al mese di maggio 2022 (42,9%) e superiore rispetto alla difficoltà di reperimento evidenziata a livello medio nazionale a maggio 2023 (46% circa). La mancanza di candidati si conferma la principale motivazione del mismatch (31,3%) seguita dalla preparazione inadeguata con l’11,7%.
A maggio 2023 le maggiori difficoltà di reperimento di personale in Piemonte riguardano le Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (per cui le problematiche riguardano il 78,5% delle 680 assunzioni previste), Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (è di difficile reperimento il 77,5% dei circa 720 ingressi programmati), Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (75,8%), Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (75,8%), Fondatori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,1%) e Operai macchine automatiche e semiautomatiche (68,4%).
Per quanto riguarda i titoli di studio, a livello universitario la difficoltà maggiore si riscontra nel trovare laureati nell’indirizzo medico e odontoiatrico (90,4% di difficile reperimento) e in quello di scienze matematiche, fisiche ed informatiche (67,9%). A livello secondario la difficoltà di reperimento è superiore per l’indirizzo socio sanitario (74,2%) e per quello di elettronica ed elettrotecnica (63,8%). Tra le qualifiche professionali mancano specialisti con indirizzo elettrico (79,1%) e di riparazione dei veicoli a motore (73,8%).