Seminari e collaborazioni con le imprese: questa la ricetta della nuova convenzione tra Cna Piemonte e il Centro conservazione e restauro della Venaria Reale (Ccr). “Vogliamo che i nostri laureati muovano i primi passi all’interno delle imprese piemontesi. Per questo abbiamo chiesto alla Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) di camminare insieme” queste le parole di Sara Abram, segretaria generale del Ccr, il Centro di restauro di Venaria. E aggiunge: “Vogliamo costruire un percorso di formazione in cui spiegare ai neolaureati cosa significa fare impresa”. Una parola chiave, impresa, per spiegare questo progetto. “Uno dei grandi problemi dell’impresa artigiana è quello della continuità, in un mondo che è sempre più complicato – spiega Luca Emilio Brancati, presidente Cna artistico e tradizionale Piemonte -. I giovani hanno paura di avviare imprese. Questa collaborazione potrebbe aiutarli ad essere meno spaventati”.
Il Piemonte come teatro di scambio
La convenzione è stata pensata per lanciare progetti comuni tra Cna e il Ccr di Venaria, nell’ottica di costruire una sinergia e uno scambio di conoscenze tra le due istituzioni, nell’ambito della conservazione e del restauro. Valorizzare il territorio da una parte, formare i giovani dall’altra. Con la speranza che questo porti a una maggiore occupazione giovanile, se non addirittura alla nascita di imprese inedite. “L’idea di creare occasioni di scambio tra il mondo della formazione e la tradizione ‘di bottega’ è un concetto antico che si è perso nel tempo – prosegue Brancati -. Vogliamo che i giovani imparino quel ‘saper fare’ che non si può studiare sui manuali”. Della stessa idea anche Stefano Trucco, presidente del Ccr, che durante il suo mandato si era fissato l’obiettivo di “lavorare sulle relazioni tra il Centro e il territorio”.
Soddisfazione anche da parte della Regione, rappresentata da Andrea Tronzano, Assessore alle Attività Produttive e all’Artigianato: “Saper fare è caratteristica del nostro territorio. Questa convenzione è un gioco di squadra per qualificare al meglio le competenze degli artigiani piemontesi”.