A settantotto anni dalla fine del nazi-fascismo il testimone del ricordo e della memoria partigiana deve essere passato in avanti. Una metafora per ricordare il ruolo delle staffette partigiane, soprattutto donne che trasferivano i messaggi da una brigata all’altra. Il Comune di Torino vuole spolverare così la memoria del 25 aprile onorando il ruolo delle 35mila partigiane italiane, tra cui Tina Anselmi, Teresa Mattei, Frida Malan, Anna Rosa Gallesio Girola, Rita Montagnana ricordate in diversi luoghi della città.
I volti e le storie della partigiane saranno al centro delle commemorazioni della città di Torino così come della mostra “Vita Partigiana. Prime fotografie della Resistenza” al Museo diffuso della Resistenza che, restaurato per i suoi vent’anni, offrirà visite guidate gratuite dalle 10 alle 20 del 25 aprile. Un 25 aprile dedicato anche a chi, come in Ucraina e in Iran, sta resistendo e lottando in questo momento per pace e libertà.
Già dalla sera prima, la fiaccolata da piazza Arbarello fino a Piazza Castello, accenderà il ricordo che proseguirà nelle diverse commemorazioni pubbliche della mattina, dallo stabilimento Fiat, alla caserma Lamarmora, al Cimitero Monumentale. La musica, simbolo di libertà per eccellenza, sarà parte della giornata attraverso le note di Ezio Bosso nel concerto “The Four Letters” ispirate dalle lettere di quattro partigiani condannati a morte e con Vinicio Capossela che, all’auditorium Giovanni Agnelli, omaggerà ancora una volta le staffette partigiane. Un quartetto d’archi accompagnerà poi le parole del libro di Primo Levi “La Tregua” in una lettura multilingua di giovani provenienti da Paesi dove la resistenza è ora più attuale che mai, al Teatro Carignano (precede una prova al Polo del 900 alle 18).
Gli eventi, le mostre e gli incontri in ricordo della Resistenza proseguiranno fino al 15 maggio, secondo il calendario consultabile sul sito del comune.
