“I ragazzi sono abbastanza contenti, l’evento è piaciuto, l’hanno trovato coinvolgente. Hanno apprezzato molto i giochi e tutto ciò che era più interattivo”. A raccontarlo è una professoressa dell’Istituto Tecnico Commerciale G. Sommeiller, che il 18 aprile ha accompagnato i propri studenti alla tappa torinese di “Happiness on tour”, evento organizzato dalla Fondazione della felicità e inaugurato a Cuneo il 14 aprile. “Si conferma lo spirito positivo dell’iniziativa. Quello che è emerso è che un po’ tutti, sia ragazzi che adulti, tornati a casa hanno ripensato a qualche cosa. È stato fatto tesoro di quello che è stato detto”, dice. “Tra i ragazzi, qualcuno recepisce meglio, qualcuno meno, ma va ugualmente bene. Unica pecca: forse un break intermedio sarebbe stato di aiuto, dopo un po’ tre ore diventano lunghe”, conclude. Una collega, poi, riferendosi all’entusiasmo e alla partecipazione degli alunni, aggiunge: “Quelli che sono più motivati in classe lo sono anche qui, quelli che dobbiamo presidiare a scuola sono gli stessi che dobbiamo recuperare anche in queste occasioni”.
L’entusiasmo è confermato dalle parole degli stessi studenti. Mentre sono in fila al bar del palazzetto per prendere i popcorn, si dimostrano contenti dell’evento. “Mi ha colpito quanto è stato detto sulla perfezione, che non dobbiamo essere perfetti”, racconta uno di loro. Un’altra studentessa, poi, aggiunge: “È divertente, qualcosa di diverso dal solito. Mi aspettavo che fosse simile a un Ted Talk e invece no, hanno coinvolto anche noi”. “Mi ha colpito l’intervento iniziale. L’idea che ciò che pensiamo impossibile sia possibile, però alcune cose sono troppo lunghe”, conclude una sua compagna.
In particolare, a Torino si sono tenute due iniziative: alla mattina “Chi è felice non bulla, non sballa e…non molla”, dedicato ai giovani; alla sera “L’arte di essere felici”, rivolto ai più grandi, genitori, studenti universitari, anziani e educatori. In entrambi i momenti sul palco erano presenti diversi formatori, che hanno portato la loro esperienza di vita, mostrando ai presenti la strada per poter essere felici. L’obiettivo è, da una parte, aiutare i più giovani a costruire un futuro migliore, permettendo loro di allenarsi alla felicità e, dall’altra, dare agli adulti gli strumenti per aiutare i ragazzi nel loro percorso.
La mattina del 18 aprile, il primo a salire sul palco è Walter Rolfo, presidente della Fondazione della felicità, nonché Ceo di Master of Magics. Ai ragazzi racconta la storia dell’illusionista Jasper Maskelyne e, un trucco di magia dopo l’altro, mostra come anche ciò che sembra irrealizzabile sia, in realtà, possibile. Incoraggia i giovani presenti a trovare un proprio perché.
Dopo di lui, Eleonora D’Elicio, campionessa italiana di salto triplo, fa fare alcuni semplici esercizi di attività fisica e riflettere sulla necessità di mantenersi sempre fedeli a sé stessi. Marco Losito, amministratore delegato di Loop Media, mette in guardia da un uso spropositato e scorretto dei social network. Danilo Ragona e Luca Paiardi, creatori di Viaggio Italia, dimostrano che viaggiare con una disabilità è possibile: i due hanno visitato quattro continenti e 8 paesi, percorrendo oltre 13mila chilometri. In tutto hanno provato 41 attività sportive.
Paolo Proli di Amundi, invece, porta al Pala Ruffini la crisi ambientale. L’attrice Giorgia Gold si esibisce con uno spezzone del suo spettacolo “La felicità fa schifo”. Chiude la giornata il dj Gabry Ponte, che racconta ai ragazzi come è nato il brano Blue (Da Ba Dee).