Una Pasqua dolce per il commercio piemontese. Per il ponte festivo, la regione registra quasi un sold out per le stanze d’albergo con tassi d’occupazione fra l’85 e il 90% e ristoranti pieni. È quanto elaborato dai dati di Ascom Confcommercio e Confesercenti, confermati anche dai numeri dell’Osservatorio turistico della Regione Piemonte. “Le attività legate alla Pasqua sono tornate ai livelli pre Covid, con una concentrazione evidente nel weekend pasquale”, commenta soddisfatta la presidente di Ascom Confcommercio Torino, Maria Luisa Coppa.
Alberghi sopra i numeri del 2019: +2-3%
Il trend positivo sa di ripresa e coinvolge interi settori. Gli stessi che hanno subito più di altri le scorie della pandemia: pasticcerie e agenzie di viaggio, ristoranti e hotel. Sono quest’ultimi a dare i migliori segnali, anche per i prossimi ponti del 25 aprile e primo maggio: a Torino le prenotazioni dei primi tre mesi del 2023 hanno superato del 2-3% quelle dello stesso periodo del 2019, ultimo anno pre pandemia. “Potrebbe rivelarsi l’anno della svolta”, commenta il presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio. Per l’Osservatorio, nel capoluogo tre camere su quattro sono occupate. I benefici però sono anche fuori porta: le strutture ricettive sui laghi segnano tutto esaurito, bene pure le zone collinari e montanare, sia pur con una stagione nevosa agli sgoccioli.
Confesercenti sottolinea i dati positivi del turismo torinese e rimarca una differenza non da poco rispetto al 2022: il ritorno degli stranieri. Su tutti francesi, spagnoli e nord europei. I pernottamenti in media, spiegano da Federalberghi Torino, si attestano sulle 2-3 notti. Sì, la scelta ricade soprattutto sugli alberghi, ma anche gli agriturismi godono eccome di questo boom: Coldiretti segnala infatti che le 146 strutture del torinese non hanno più disponibilità.
Turismo che respira a polmoni aperti, quello piemontese. Con buone ricadute persino sulle visite guidate: le guide turistiche della Gia parlano di prenotazioni sulla falsariga del 2019. Ma al posto delle grandi comitive raccolte, si vedranno di più viaggiatori singoli, coppie o famiglie. Le visite più ambite? Quelle culturali, dice Confesercenti: Museo Egizio, Palazzo Reale e Museo del Cinema.
Ristoranti sold out, bene le pasticcerie
A ogni tentativo di prenotazione per Pasqua, la risposta dall’altra parte della cornetta è sempre la stessa: “Ci dispiace, siamo pieni”. Di tavoli liberi a Pasquetta neanche l’ombra, sebbene molti puntino alla tradizionale grigliata all’aperto. Più possibilità di trovare posto si riscontra nelle prossime vacanze di fine mese, per cui le previsioni di Confcommercio vedono una tendenza in linea con gli anni scorsi.
Con prezzi lievitati fra il 5 e il 10% rispetto al 2022, i pranzi pasquali evidenziano comunque un’alta domanda dei cittadini piemontesi. Un sintomo è l’acquisto di uova e colombe: +5%, nonostante il loro costo veda un chiaro incremento scosso dalle materie prime rincarate. Federconsumatori, a tal proposito, ha elencato i prodotti più rincarati: ovetti, colomba farcita e pizza pasquale, aumentati rispettivamente del 19%, 51% e 34% rispetto a un anno fa. Ciò non ha inciso sui prezzi di vendita, eccezion fatta per il +5% sul cioccolato. Bene quindi le vendite delle pasticcerie che lavorano prodotti artigianali. In vista, comunque, è previsto un aumento del volume delle vendite totali del 10%.