“Il bacino del Sesia è sotto dell’85%, il Tanaro del 73% e il Po è a meno 62%”. Esordisce così, Roberto Cremonini del dipartimento rischi naturali e ambientali di Arpa Piemonte. La siccità nel nord ovest dell’Italia è un fenomeno che perdura da mesi e la metà del territorio è in crisi idrica.
“Da tempo abbiamo registrato una serie di nubi con forti carenze di precipitazioni” ha aggiunto Cremonini.
“Le zone di pianura e le Alpi settentrionali è dove abbiamo avuto il maggiore deficit. In particolare, tutta l’area del Torinese è colpita gravemente e questo ha portato i fiumi ad essere in sofferenza. Per fortuna quest’area è meno penalizzata rispetto alle aree montane perché preleva l’acqua dalle falde nel sottosuolo ma resta un problema per le colture stagionali a causa dell’assenza di acque superficiali.
Un aspetto che stiamo osservando è l’abbattimento degli alberi morti a causa della siccità. Basta fare un giro tra i viali della città e i parchi può notare che sono stati effettuati diversi tagli.
Per ora ad aprile sembrano non esserci segnali di recupero. Siamo in una fase fredda, per la stagione, e ci aspettiamo poche precipitazioni rispetto a quelle necessarie. Per quanto riguarda l’estate stiamo aspettando le previsioni stagionali del Centro Europeo ma credo che sarà difficile avere un’estate piovosa.”
