“Il servizio pubblico deve diventare l’alternativa al mezzo privato”. Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, racconta così come la sua amministrazione vuole cambiare il trasporto pubblico locale di Torino da qui al 2027. E per raggiungere l’obiettivo la giunta cala una carta decisiva: i soldi. L’investimento sul nuovo piano di trasporto pubblico locale 2023-2027 è infatti importante, almeno sulla carta: un miliardo di euro in cinque anni.
In modo specifico, 700 milioni si traducono in nuove tratte e tratte più lunghe. Saranno quattro le nuove stazioni della metropolitana entro il 2025. Il nuovo capolinea della metro 1 grazie alle nuove fermate (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica) raggiungerà le porte del comune di Rivoli. Con l’inserimento delle linee 12,10,15, 3 e 4, i chilometri dei binari tranviari passeranno da 70 a 100 entro il 2027, in modo da collegare le circoscrizioni al momento escluse dal servizio di trasporto pubblico.
La linea 4, in particolare, data la monodirezionalità del mezzo, coinvolgerà un binario ad anello al capolinea Falchera. Due tratte verranno ripristinate: il tram numero 3 raggiungerà nuovamente Piazza Hermada, entro il 2024; mentre entro il 2025, la linea 10 arriverà fino a via Massari. È poi in programma, anche se le modalità sono ancora da capire, il collegamento della linea 15 con il Campus universitario di Grugliasco. Dallo stadio Allianz fino a Piazza Carducci, sarà il percorso della nuova linea 12, che garantirà anche una migliore accessibilità al polo ospedaliero della Città della Salute.
Ma non solo: altri 380 milioni sono stati investiti per l’arrivo di 437 bus urbani, elettrici e a metano, e 70 nuovi tram. I nuovi mezzi ecologici porteranno all’81% i viaggi in elettrico entro il 2026.
Le prime novità realizzabili già nel 2023 sulle tratte dei bus riguarderanno il potenziamento della linea 74 direzione Caat e della linea 66 nelle aree di San Mauro, Barca e Bertolla. Verranno ottimizzate anche le aree della stazione di Rebaudengo, Villaretto, Falchera e Mappano. Grazie ai fondi Pnrr sono stati anche ripristinati i bus Star delle linee 1, 2 e l’istituzione della nuova linea Star 3 che collegherà i parcheggi S. Stefano, V Padiglione e Porta Palazzo.
Un altro nodo cruciale sono i tempi di attesa. Gtt e Città vogliono portarli a 8 minuti al massimo, grazie alla sincronizzazione semaforica, prevista al 90% entro il 2027. E grazie al potenziamento delle corsie preferenziali riservate al passaggio del trasporto pubblico. Le dodici le linee coinvolte saranno così più efficienti raggiungendo i 14 km/h. La speranza del nuovo piano di trasporto pubblico è che la maggiore velocità di trasporto porti a un aumento del numero di passeggeri da 223 mila nel 2022 a 250 mila a partire dal 2027.
L’ultima buona notizia riguarda il prezzo del biglietto: per ora, rimarrà invariato a 1,70 euro.