La scrittura ha delle regole ben precise. Nell’area creativa rompere questo regole risulta possibile e rischiare, diventa un’opzione stimolante da esplorare. Dall’esortazione al rischio è nato l’evento della drammaturga piemontese Argia Coppola “Salta prima di guardare”, un ciclo di incontri che ha illustrato un metodo di scrittura creativa nato negli Stati Uniti lo scorso secolo.
Argia e i suoi ospiti, italiani e internazionali, hanno illustrato al pubblico un motto nato da un gioco di parole inglese “leap before you look”, ma che nasconde un significato più profondo applicabile a tutte le arti. Le conversazioni hanno toccato la poesia, il visual design, la narrativa, il fumetto, la saggistica. Hanno mostrato come nell’ambito creativo lasciarsi trasportare dalla penna verso l’ignoto non sia poi una scelta così sbagliata.
“Il titolo originale era uscire dall’isolamento, pensato originariamente durante il difficile periodo della pandemia. Carol Becker mi ha poi dato l’idea di tradurre il motto inglese e nominare così il progetto.”
L’evento, articolato in quattro serate presso le OGR di Torino, ha dato spazio alle più varie declinazioni della scrittura creativa e ha raccontato storie complesse e intime. La scrittrice Carol Becker ha raccontato il processo di un lutto. Il giornalista Marco Rizzo e il fumettista Francesco Ripoli hanno mostrato come il fumetto può essere uno strumento politico. La drammaturga Joyce Carol Oates ha rivelato la donna dietro il personaggio di Marylin Monroe. Il narrative designer Ross Berger ha fatto scoprire quanto la scrittura sia fondamentale in un videogame. Lezioni, consigli e risposte sono state lasciate al pubblico, ma anche ad Argia:
“Ognuno di loro ha trasmesso qualcosa. Tutti loro hanno trasmesso la consapevolezza che essere scrittore vuol dire scrivere: due note, quattro versi, mezza pagina. A me personalmente Carol ha lasciato un grande libro sull’elaborazione del lutto che mi ha aiutato nell’affrontare la perdita di mio padre. Con Joyce Carol Oates ho fatto questo grande viaggio sul personaggio di Marylin Monroe, di cui entrambe abbiamo scritto, e ho avuto dei riscontri molto forti.”
“Salta prima di guardare” è stata anche un’occasione per parlare di forme ibride della scrittura come la graphic novel, dove il giornalismo può incontrare la creatività, se si hanno le giuste conoscenze e la volontà di rischiare. Un’esortazione sopratutto per gli studenti che hanno partecipato agli incontri e che forse in futuro avranno la possibilità di prendere parte ad una masterclass.
“É possibile lavorare sulle forme ibride, è possibile mischiare giornalismo e scrittura creativa, ma bisogna dare agli studenti o a chi si interessa gli strumenti per farlo. In un progetto futuro vorrei allargare questo evento e renderlo una cosa un po’ più regolare e importante. Magari delle masterclass internazionali. Per ora sto cercando di creare un team di studenti che possa anche aiutarmi nell’organizzazione e nel trovare i partner giusti per realizzare questa idea.”
Sull’evento di Argia Coppola cala un sipario temporaneo. Con la promessa di un nuovo salto nel vuoto, un concetto viene ribadito infine: nella scrittura a volte, basta buttarsi tenendo gli occhi chiusi.