“Un urlo disperato nell’aria. Un’ombra sinistra passa rapidissima davanti agli occhi. Poi un tonfo sordo sul selciato”. Giancarlo De Cataldo apre “Il giorno del giudizio”, lo spettacolo per Biennale Democrazia, con il racconto di un omicidio. Una donna precipita da un palazzo nella Torino del 1888, in via Quintino. Vengono interrogati camerieri, intellettuali, gente di ogni tipo: l’obiettivo è fare giustizia su quando accaduto.
“L’uomo – dice De Cataldo – è tutto intero un viluppo farraginoso di contraddizioni”. Partendo da questo presupposto, l’ex magistrato e autore di “Romanzo Criminale” ripercorre la storia dell’umanità attraverso la figura del giudice, dall’antichità fino ad arrivare ai nostri giorni.