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Cities Forum 2023: Torino punta sulla rigenerazione urbana

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“La bellezza salverà il mondo?” è il quesito che apre il Cities Forum 2023, che fino a domani animerà le Ogr di Torino con workshop e panel dedicati al tema della riqualificazione urbana sostenibile, organizzati dalla Direzione generale per la politica regionale e urbana della Commissione europea.

L’incontro d’apertura incentrato sul New European Bauhaus si è svolto alla presenza di numerosi ospiti del mondo accademico e istituzionale a cominciare da Chiara Foglietta, assessora all’ambiente e alla transizione ecologica e digitale, che ha inaugurato il talk moderato da Fabio Sgaragli, responsabile dell’innovazione all’Open innovation center di Torino. Tanti i temi toccati e gli esempi virtuosi di rigenerazione di spazi cittadini, ciascuno inteso nella propria peculiarità come dimostra il caso di Torino: il professor Andrea Bocco del Politecnico di Torino ha presentato una panoramica del capoluogo piemontese concentrandosi sulla diversa identità dei quartieri dell’area nord, come Barriera di Milano, rispetto a quelli più a sud, come Crocetta. Al di là delle differenze legate a fattori storici e sociali, che oggi si traducono in identità e vocazioni profondamente separate lungo l’asse Nord-Sud della città, Bocco ha evidenziato come ci sia bisogno “di riconoscere che la bellezza è insita nella densità della vita all’interno dei territori”. 

Laura Fornaro, coordinatrice della cooperativa Liberi tutti, porta l’esempio di Cascina Falchera, divenuta un emblema di rigenerazione urbana ed oggi hub di innovazione ambientale e spaziale con una forte vocazione green. L’obiettivo del progetto, spiega Fornaro, è quello di diventare “punto di riferimento green oriented per la riattivazione e la valorizzazione delle comunità non solo del quartiere Falchera, ma dell’intera città di Torino e delle aree circostanti”. Un risultato, quello di Cascina Falchera, reso possibile dalla stretta collaborazione con le istituzioni: “insieme abbiamo vinto ancora una volta” conclude soddisfatta Fornaro, riferita all’assessora Foglietta seduta al suo fianco.

Tra gli interventi successivi, la docente Lavinia Tagliabue elenca una numerosa serie di attività di ricerca promosse dai dipartimenti scientifici e informatici dell’Università di Torino, al fine di reinventare e innovare le infrastrutture dell’Ateneo diffuse in città, ma anche in diverse parti del territorio piemontese, in cui lavorano e studiano oltre 8mila persone. Puntare sulla digitalizzazione è la chiave per il successo secondo Tagliabue: uno scenario che ha permesso all’Università di approntare già diversi progetti dedicati allo sviluppo urbano, dalle web app a software di datamapping che rendono possibile vivere nuove forme di interazione con la città.

Il New European Bauhaus, al centro del Cities Forum, rappresenta una grande occasione per Torino e per il resto d’Europa per coniugare la riqualificazione urbana allo sviluppo sostenibile dell’ecosistema cittadino e alla valorizzazione delle comunità locali. La sfida è quella di riconnettere le giovani generazioni col territorio, attuando di volta in volta misure in linea con gli standard europei, nell’ottica del perseguimento di obiettivi importanti come la riduzione delle emissioni di CO2, via maestra per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

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