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La stella della giustizia contro tutte le mafie

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Il 21 marzo si avvicina e a Torino, così come nel resto d’Italia, fervono i preparativi in vista di quella che è diventata una delle date più emblematiche e partecipate del nostro Paese. Dall’impegno di Libera nasce la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, celebrata ogni anno in occasione del primo giorno di primavera e istituita ufficialmente nel 2017 dalla Camera dei Deputati.

Nella mattinata di mercoledì 15 marzo la sala polivalente di corso Vercelli, nel cuore della Circoscrizione 7 a due passi dalla Dora, ha ospitato un incontro con gli studenti degli istituti Cottolengo e Morelli per sensibilizzare i più piccoli sul tema della legalità. A fare gli onori di casa il Coordinatore provinciale di Libera, Andrea Zummo, che ha presentato la manifestazione nazionale del 21 marzo, che quest’anno si terrà a Milano: in piazza Duomo verrà scandito un lungo elenco di oltre mille nomi di vittime delle mafie per tenere viva la loro memoria e “ricordare tutti con la stessa dignità”.

Anche a Torino è prevista una manifestazione in ricordo di tutti coloro che sono caduti per mano della criminalità organizzata: lunedì 20 marzo alle ore 18.30 quegli stessi nomi riecheggeranno di fronte a Palazzo di Città. “La mafia è molto brava a sostituirsi alle mancanze dello Stato, ma voi dovete essere più forti e seguire la stella della giustizia”, l’invito di Zummo rivolto agli studenti.

Presente all’incontro l’assessora all’istruzione e alle politiche giovanili Carlotta Salerno, che ha sottolineato l’importanza dei momenti come quelli di oggi “per ricordarci del valore delle istituzioni democratiche, delle forze dell’ordine e della magistratura”. Salerno ha poi raccontato agli studenti com’è nata la sua passione per l’impegno civile: “Avevo appena iniziato le superiori e un pomeriggio Luciano Violante, ex magistrato e presidente della Commissione parlamentare antimafia, tenne una lezione su cosa era la criminalità organizzata. Sono tornata a casa con un sacco di appunti e la voglia di impegnarmi attivamente per la legalità”.

Esempi di cittadini virtuosi e coraggiosi, come quelli citati da Francesco Lauria, consigliere della Circoscrizione 7: da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino passando per Bruno Caccia, Procuratore della Repubblica ucciso a Torino nel 1983 per aver condotto le indagini sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. “Abbiate dinanzi a voi sempre il faro della legalità” dice Lauria rivolgendosi alla platea, arricchita dalla presenza di Paola Caccia, la figlia di Bruno.

Le domande degli studenti animano l’ultima parte della mattinata. Domande semplici, da “cosa sono le mafie e come sono nate” fino a “perché i mafiosi fanno queste cose”, sottolineano la grande partecipazione e l’interesse anche dei più piccoli, leva fondamentale per sviluppare quella “voglia di vivere in un mondo legale con diritti uguali per tutti” invocata da Lauria.

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