Era il 19 dicembre 2021 quando, intorno alle 10 del mattino, in Via Genova, nel quartiere di Nizza Mirafiori a Torino, il crollo di una gru che operava su un palazzo di sette piani costò la vita a tre persone: Roberto Peretto, 52 anni di Cassano d’Adda, Marco Pozzetti, 54 anni di Carugate, e Filippo Falotico, ventenne di Coazze, in provincia di Torino. Un quarto operaio fu trasportato in ospedale e ricoverato in codice giallo. Oggi, a poco più di un anno dai fatti, arriva la decisione della Procura di Torino: cinque indagati con l’accusa di omicidio colposo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, in quell’operazione vi sarebbero state carenze e omissioni. Ora il manovratore che pilotava la gru, il responsabile della ditta appaltatrice dei lavori “Fiammengo”, l’ex titolare della ditta “Calabrese”, che aveva fornito una delle gru, il legale rappresentante di una terza ditta coinvolta, “Locagru”, e la coordinatrice della progettazione e dell’esecuzione dei lavori dovranno presentarsi davanti al pm Giorgio Nicola.
Immediata la reazione dell’associazione “Sicurezza e Lavoro”, attiva sul territorio piemontese. “Ci auguriamo che ci sia al più presto il rinvio a giudizio per gli indagati e si celebri il processo – commenta il presidente, Massimiliano Quirico -, che la nostra associazione sicuramente seguirà. Auspichiamo che anche il Comune di Torino e la Regione Piemonte vogliano costituirsi parte civile”.