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Final Eight: l’underdog elimina la favorita. Bene Pesaro

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Trentadue anni fa Ettore Messina perdeva per l’ultima volta un quarto della Coppa Italia. Le Final Eight di Torino sembravano già assegnate alla squadra dell’allenatore più titolato nella storia della Coppa Italia, con nove trofei vinti. Ma il basket è fatto per stupire, per stravolgere i piani. E così, nel primo turno della competizione, la dodicesima in serie A è riuscita nell’impresa di battere la capolista: è finito 72 a 75 il match tra Olimpia e Germani. Se il primo quarto ha visto le due formazioni grossomodo equivalersi, chiudendosi sul risultato di 20 a 19 per Brescia, Milano ha poi pagato una seconda frazione da dimenticare. Con un parziale di 25 a 10, la Leonessa è andata negli spogliatoi con un vantaggio rassicurante di 45 a 29. Olimpia ha chiuso la prima metà della partita con il 35% da due, Germani con il 57%. L’EA7, però, dopo la pausa ha avuto modo di riaprire i conti. Shabazz Napier, Billy Baron e Luigi Datome hanno restituito energia alla squadra. Grazie soprattutto a C. J. Massinburg e Christian Burns, però, i giocatori avversari sono rimasti freddi nel momento di maggiore difficoltà: questa è stata la chiave della vittoria secondo l’allenatore di Brescia, che dopo il match si è detto soddisfatto soprattutto per la difesa. Le percentuali, infatti, raccontano che la Leonessa non ha vinto per la precisione al tiro, 45% per Brescia e 41% per Milano, ma per la solidità in difesa: dieci palle recuperate contro le cinque di Armani e una rotazione difensiva da manuale. Nella speranza di rivedere in campo Mike Cobbins nella semifinale di sabato contro Pesaro, è da sottolineare l’importanza del ritorno di John Petrucelli, che si era infortunato lo scorso 2 dicembre: l’italo-americano ha registrato 11 punti e 3 palle recuperate.

La Germani coglie tutti di sorpresa, considerando che veniva da sei sconfitte consecutive in serie A. Magro ha però dichiarato che non si tratta di una vittoria inaspettata per lui, precisando che i problemi dell’ultimo periodo non riguardavano il gioco in sé: era più una crisi di risultati. La Leonessa ha regalato a un palazzetto pieno di tifosi bresciani una grande soddisfazione. Il suo allenatore ha però ricordato che si tratta solo del primo passo: se dovessero perdere la prossima partita sarà stato tutto inutile.

Il cantante dei subsonica Samuel protagonista dell’intervallo di Pesaro-Varese

Lo spettacolo delle Final Eight al Pala Alpitour, il più grande palazzetto al coperto in Italia, è continuato con la seconda gara della serata. In questo caso sono sopraggiunti ultras di entrambe le squadre e la sfida a colpi di cori ha dato spettacolo. Pesaro ha battuto Varese 84 a 80 e il risultato finale conferma la statistica che vede in Pesaro e Varese i due attacchi più prolifici del campionato. La partita è stata spaccata in due. Nel primo tempo, si è assistito a una gara molto rapida, con le due squadre che correvano da una parte all’altra del campo, facendo valere la propria velocità. Fondamentale, soprattutto in questa prima parte, è stato il contributo di Vasilis Charalampopoulos, che alla fine ha totalizzato 20 punti, con il 70% nei tiri, e sette falli subiti. Nella seconda parte, poi, la partita è stata più bloccata. L’arbitraggio non è riuscito a sostenere il cambio di rotta dato dalla rimonta di Varese e sono stati fischiati molti più contatti. Pesaro, però, ha mantenuto i nervi saldi ed è sempre rimasta in controllo della partita. L’esperienza di capitan Delfino, a 40 anni, si è unita armonicamente al contributo del giovane torinese Riccardo Visconti. Il 24enne era stato premiato prima dell’incontro in quanto piemontese, così come Amedeo Della Valle e Tommaso Baldasso per il match precedente. La differenza di palle rubate tra le due squadre, 17 per Pesaro e sette per Varese, ha fatto la differenza.

Alla squadra lombarda è mancato nei primi due quarti il contributo di Colbey Ross, che veniva da un periodo di grande forma: dei suoi 17 punti, solo due sono arrivati nei primi 20 minuti. Jaron Johnson ha provato a tenere in vita la sua squadra e ha chiuso con 18 punti. Il capitano Giancarlo Ferrero, con 13 punti nei due quarti giocati, è stato protagonista di un grande finale, ma la sanguinosa palla persa a circa 20 secondi dalla fine, quando Varese era sotto di tre punti, ha macchiato la sua prestazione. A un minuto dalla fine il canestro di Muhammad-Ali Abdur-Rahkman dell’83-78 ha sancito la vittoria di Carpegna.

Si è chiusa così la prima giornata delle Final Eight, caratterizzata da tre squadre su quattro provenienti dalla Lombardia. Il divertimento proseguirà questa sera, con Bologna – Venezia alle 18 e Derthona – Trento, alle 20.45.

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