Si intitolerà “Ai confini della libertà” l’ottava edizione della Biennale Democrazia, e si terrà dal 22 al 26 marzo del 2023. La nuova edizione è stata presentata oggi nell’aula magna della Cavallerizza Reale dal presidente emerito della Corte Costituzionale e storico docente dell’Università di Torino Gustavo Zagrebelsky, presidente della Biennale, dal direttore scientifico Massimo Cuono e dal direttore amministrativo Alessandro Isaia.
“Abbiamo scelto libertà come parola guida – afferma Zagrebelsky – perché dopo sedici anni è il momento di tornare ai fondamentali. Libertà è la parola del nostro tempo, che ci fa sperare ma allo stesso tempo temere. Pare avere contenuto semplicissimo, ma evoca i concetti più controversi: sentimentalmente si può essere d’accordo, ma quando cerchiamo di articolarla le strade tra di noi si dividono.” Una sorta di ritorno alle origini per la manifestazione, inizi che Zagrebelsky non ha mancato di ricordare: “La nostra biennale, che oggi vive sotto la protezione del comune di Torino e delle fondazioni, nasce da un’iniziativa spontanea in seguito alla scomparsa di Norberto Bobbio, per mantenere vivo il suo pensiero e lo spirito critico che da sempre contraddistingue questa città”.
“La pandemia e la guerra hanno messo a dura prova le nostre capacità di analisi, le lenti con cui guardiamo la realtà. Così dopo edizioni in cui abbiamo sconfinato abbiamo sentito l’esigenza di tornare ad un concetto basilare quale è la libertà”, ha dichiarato il direttore scientifico Cuono, che ha delineato le quattro linee tematiche della prossima edizione: “Liberi tutti” sui dissidi interni ai sistemi democratici; “Conflitti di libertà”, che affronta la dimensione geopolitica e questioni internazionali riguardanti libertà e democrazia; “La libertà come format”, che apre una riflessione sulla libertà d’espressione; e “Immaginare la libertà”, con uno sguardo al mondo del cinema, della tv e dell’arte e al loro modo di raffigurare la libertà.
La presentazione è stata anche l’occasione per varare “Torino Futura”, un progetto coordinato dagli Assessorati alla Cultura e delle Politiche educative e giovanili del comune di Torino che raccoglie in un unico percorso continuativo le attività rivolte ai giovani nel corso di tre manifestazioni culturali torinesi di rilievo internazionale: Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia e Festival Internazionale dell’Economia, nell’ottica di un superamento delle barriere tradizionali tra scienze umanistiche e scienze applicate. A illustrare il progetto è stata l’Assessora comunale alla Cultura Rosanna Purchia, insieme ai rettori del Politecnico e dell’Università di Torino Guido Saracco e Stefano Geuna. “Affinché l’innovazione tecnologica raggiunga i suoi scopi, è fondamentale conoscere la società in tutte le sue forme”, afferma Saracco. “Bisogna avere fiducia nel cambiamento collaborando con l’industria, gli enti istituzionali e i corpi intermedi. Queste tre manifestazioni culturali si muovono nell’ottica della tripla elica: La Biennale Tecnologia muove l’innovazione tecnologica, Biennale Democrazia i temi civici e il Festival dell’economia i processi di produzione”. Una sinergia tra tre eventi di stampo diverso ma unite dalla missione di stimolare la conoscenza dei cittadini, come sintetizza Alessandro Isaia: “La responsabilità che abbiamo portando avanti manifestazioni come queste è portare avanti temi complessi in forme accessibili, per farli conoscere a tutti”.