L’Eurovision Song Contest porta a Torino la musica internazionale, ma in città si aprono nuove possibilità anche per i giovani artisti. La sera del 13 maggio, in particolare, va in scena l’evento conclusivo del “Street Music Festival”, che questa settimana ha animato il territorio della Circoscrizione 2: dal 10 maggio diversi artisti under 35 si esibiscono per le strade dei quartieri di Santa Rita, Mirafiori Nord e Mirafiori Sud. L’iniziativa è patrocinata dalla Circoscrizione 2 e organizzata dai centri di protagonismo giovanile del territorio e dalle associazioni dei commercianti, uniti nella volontà di creare movimento per le vie e favorire un’occasione di festa.
Questa sera, per l’evento conclusivo, in Piazza Santa Rita ci sarà un Dj Set di Martinelli, Nannini e Marco-one. Dal tardo pomeriggio, al Centro di protagonismo giovanile in via delle Cacce 36, suoneranno i Resine, gli Smash All, i Nakhash, i Domani Martina, i Narconauta e Thai Smoke e Crew (il programma si trova qui).
Per l’occasione, in via Barletta i commercianti hanno deciso di tenere le loro serrande aperte fino alle 23: la notte bianca è prevista sia per il 13 che per il 14 maggio.
L’importanza di iniziative come il “Music Street Festival” è spiegata da Thai Smoke, rapper torinese di 30 anni, tra i protagonisti dell’evento di questa sera: “Credo che gli street festival siano una buona risorsa soprattutto per i musicisti più giovani, danno loro la possibilità di prendere in mano un microfono, di stare davanti alla gente e credere di più in se stessi. Torino ha tantissimi talenti musicali, ma spesso mancano le opportunità e non ci sono abbastanza risorse per i centri giovanili che possono promuoverli”. Cosa si potrebbe fare di più? “Dare loro il materiale che serve per creare e registrare musica e organizzare corsi per diffondere la cultura dell’hip hop e del rap: è sempre importante studiare le origini del proprio lavoro”. Dopo la pandemia, continua Thai Smoke, “promuovere la musica è ancora più importante perché aiuta i ragazzi a tornare a socializzare dopo un periodo cupo”. Per il rapper, creare canzoni ha un valore di “riscatto” ed è un modo sano di “occupare il tempo”.
Lo “Street Music Festival” vuole essere un progetto pilota: l’intenzione per i prossimi anni è di allargare la proposta anche ad altri territori e dare al festival la forma di un contest, con giudici e vincitori.