La legge 257 del 1992 mette al bando l’utilizzo dell’eternit, ma le persone continuano ad ammalarsi e a morire di mesotelioma, il tumore causato da un accumulo di fibre di amianto nel corpo. Di solito colpisce la pleura, la membrana che riveste i polmoni. Ma come si vive e convive con gli effetti a lungo termine di questa sostanza? Come è stata arginata l’onda lunga dell’amianto?
Nella nuova puntata de “I viaggi di Futura”, siamo andati a Casale Monferrato, dove fino al 1986 era operativa la fabbrica Eternit e dove, ancora oggi, vengono diagnosticati 50 casi all’anno: uno ogni settimana.
Il racconto di Daniela Zanier, che ha scoperto di avere un mesotelioma, si alterna a quelli di Bruno Pesce e Daniela Degiovanni, testimoni diretti della ferita causata dall’industrializzazione senza regole che ha colpito il paese dell’alessandrino.
Il punto, poi, sui processi all’ultimo amministratore delegato di Eternit, Stephan Schmidheiney, dai quali i casalesi attendono ancora giustizia.
Infine, il parere dell’epidemiologa Enrica Migliore, coordinatrice del registro regionale mesoteliomi, sulle peculiarità del legame tra questa sostanza tossica e la storia del Piemonte.
La fotografia della situazione attuale e le ricette possibili fanno apparire Casale non solo una comunità ferita, ma anche un esempio virtuoso – e replicabile – di lotta a questo tipo di tumore.