La decima giornata delle Olimpiadi di Pechino 2022 si è aperta con la scia di un weekend che non ha regalato molte gioie per gli atleti azzurri. L’unica vera emozione del weekend è stata la rivincita di Michela Moioli che, insieme a Omar Visintin, ha conquistato la medaglia d’argento nell’evento a squadre dello snowboard cross. Nella notte italiana la coppia azzurra formata da Charlene Guignard e Marco Fabbri ha incantato, ma è riuscita a piazzarsi solamente al quinto posto in una classifica dominata dagli imprendibili francesi Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron. C’è però una buona notizia che è arrivata dallo sci alpino: Sofia Goggia ha chiuso le ultime prove della discesa libera con il quarto tempo complessivo. Un risultato che fa ben sperare in vista della gara che si terra alle 4 del mattino del 15 febbraio. Ha invece deluso Federica Brignone, che ha chiuso con il trentaduesimo tempo complessivo. “Non ho sentito il feeling con questa pista. È la pista più facile su cui ho sciato in questa stagione, ma sono scesa con la paura. A Milano-Cortina non ci sarò, mancherà lo spirito olimpico” ha affermato in un’intervista a fine gara. La sciatrice milanese non farà dunque parte quartetto della discesa femminile azzurra, che sarà formato da Sofia Goggia, Nadia Delago (sesta nelle prove), Nicol Delago ed Elena Curtoni.
Vi raccontiamo la storia di un successo storico, quello di Erin Jackson che – complice il destino – è diventata la prima atleta afroamericana a vincere una medaglia ai Giochi olimpici invernali, conquistando il gradino più alto del podio nei 500 metri del pattinaggio di velocità. Una vittoria storica, ottenuta – tra le altre cose – grazie a un grande gesto di amicizia
Erin Jackson: dalla paura alla consacrazione a Pechino 2022
Erin Jackson non è nata con il ghiaccio sotto ai piedi. La sua carriera è iniziata con i pattini, ma con quelli a rotelle. “Ho ancora un po’ di paura quando vado sul ghiaccio, non ho una fiducia totale in me stessa” confessa in un’intervista. Erin è infatti passata al pattinaggio su ghiaccio da poco tempo, dato che è entrata a far parte del team Usa solamente da quattro anni. Ora però, è la pista su cui sfreccia a temerla ancor di più, dato che a Pechino è diventata la prima atleta afroamericana a vincere una medaglia – ed è una d’oro – alle Olimpiadi invernali, riportando gli Stati Uniti a un successo nel pattinaggio di velocità che mancava dai Giochi di Lillehammer del 1994. Eppure, questo storico successo rischiava di non essere nemmeno sfiorato, se non per un grande gesto di amicizia e sportività.
Per ogni atleta statunitense che sogna di andare ai Giochi, i Trials sono l’obiettivo a cui puntare. Anche quest’anno, gennaio è stato il mese in cui si decideva chi avrebbe rappresentato gli Stati Uniti nel pattinaggio di velocità a Pechino 2022. Sul ghiaccio del palazzetto di Milwaukee, in Winsconsin, Erin si presenta tra le favorite per i 500 metri. Era la numero uno del ranking mondiale nella specialità, ma doveva comunque giocarsi un posto per volare in Cina alla ricerca di una medaglia. La sua gara inizia nel migliore dei modi, guadagnando un buon vantaggio sull’avversaria e correndo con un buon tempo. Ma gli imprevisti colgono anche i migliori. Così, sul rettilineo, Erin commette una piccola scivolata nella pattinata che gli costa dei decimi di secondo insignificanti nella vita di una persona normale, ma non per un’atleta che fa della velocità la sua carriera. “In quel momento ho pensato: va bene, ora cerca di stare in piedi, continua a pattinare” ha raccontato Erin in un’intervista. Dal centro della pista, la sua compagna di squadra e amica Brittany Bowe la incitava a continuare una gara che si è conclusa con una notizia scioccante: Erin Jackson non si è qualificata per Pechino 2022.
Brittany Bowe è una veterana della squadra di pattinaggio di velocità degli Stati Uniti. Bronzo alle Olimpiadi di Pyeongchang del 2018 nell’inseguimento a squadre, è una specialista sia delle brevi sia delle lunghe distanze. Data la mancata qualificazione della squadra femminile nella disciplina a squadre, ai Trials puntava tutto sulle gare individuali, qualificandosi per tutte le distanze, compresi i 500 metri. Nonostante l’impresa, Bowe lasciò tutti a bocca aperta quando decise di cedere il suo posto a Erin nella gara di breve distanza.
“Erin non poteva non andare alle Olimpiadi. Nessuno ha più possibilità di lei di regalare agli Stati Uniti una medaglia – ha affermato Bowe in un’intervista prima dell’inizio dei Giochi di Pechino – Quando ho fatto questa scelta, non mi sono nemmeno soffermata sul fatto che fosse qualcosa di molto importante. Mi sembrava semplicemente la cosa giusta da fare”.
Alla fine entrambe hanno avuto la possibilità di gareggiare nei 500 metri, dato che il team Usa aveva guadagnato uno slot aggiuntivo per la specialità (Brittany Bowe ha chiusa la gara in sedicesima posizione). Tuttavia, la medaglia di Erin Jackson rimane una grande storia di sport, di amicizia e di puro spirito olimpico.