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Eurovision a Torino, Lo Russo: “Occasione di visibilità internazionale”

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Passaggio di consegne questa mattina tra il sindaco di Torino Lo Russo e il sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb, che durante la cerimonia in Piazza Castello ha trasmesso il testimone del prossimo Eurovision Song Contest. In meno di cento giorni la 66° edizione dell’evento riempirà il capoluogo piemontese di musica. In programma tre intense giornate: il 10, 12 e 14 maggio la competizione canora internazionale più seguita avrà Torino come palco d’eccezione.

Stefano Lo Russo ha accolto con gratitudine l’eredità, affermando che “l’eurovision porta al centro il messaggio di un’Europa unita e forte, che possa rappresentare un fattore di stabilità in questo periodo pandemico.” Consapevole che la città sarà sotto gli occhi del mondo, il sindaco ha parlato di uno sforzo organizzativo imponente, per rendere Torino bella, attrattiva, e sfruttare la visibilità internazionale dell’evento.

I lavori sono già avviati, ma il tempo stringe. L’ingresso di ieri in zona arancione, inoltre, complica un po’ le cose. Nessun dubbio, però: l’evento si farà. La speranza adesso è che gli effetti della pandemia allentino per un po’ la morsa. “Sicuramente è una sfida quella di organizzare un evento internazionale in un momento come questo, ma siamo ottimisti – ha dichiarato il sindaco – siamo attrezzati”.

E l’Eurovision non è l’unica conquista. “Ho appena ricevuto la comunicazione formale dal ministro degli esteri che abbiamo vinto la possibilità di ospitare il vertice dei ministri del consiglio d’europa, il 19 e 20 maggio” ha aggiunto Lo Russo al termine dell’incontro. “Avverrà subito dopo l’eurovision. Credo davvero che possiamo essere orgogliosi di questo successo.”

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