La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Non solo cultura: il cinema è un’industria

condividi

Due mesi a tutto cinema. A Torino novembre e dicembre sono tradizionalmente un periodo ricchissimo di appuntamenti. Si chiude il Torino Film Festival, e il Sottodiciotto rincorre: la 22esima edizione, Frames from the future, si terrà dal 10 al 14 dicembre nelle sale del Cinema Massimo e in diversi luoghi della città. Il tema di quest’anno? L’intelligenza artificiale, fulcro delle proiezioni, ma anche di convegni e incontri con esperti: il primo ieri, venerdì 10 dicembre, organizzato dall’Università di Torino alla Cavallerizza Reale, dal titolo Cinema e intelligenza artificiale per la didattica del futuro.

Per il Sottodiciotto Film Festival il comune di Torino ha investito 32mila euro. E in generale, quanto pesa l’industria del cinema nel bilancio regionale? Risponde Andrea Tronzano, assessore al bilancio e allo sviluppo delle piccole e medie imprese. “Quello dell’audiovisivo è sicuramente un settore in crescita, i dati di Film Commission stanno a testimoniarlo, con 177 società di produzione registrate, 219 strutture di servizio, 832 professionisti e 250 attori-attrici”. La Regione si dimostra attiva dal punto di vista degli investimenti: “Tra le misure per il sostegno alla produzione di film e serie per il cinema sul territorio c’è ad esempio il Piemonte Film Tv Fund”, continua l’assessore. Un bando a cui vengono destinati 1,5 milioni di euro annui, “provenienti dai 5,5 milioni che il fondo europeo di sviluppo regionale – il Por FESR 2014/2020 – ha stanziato per questo settore”.

“Occorre fare una distinzione tra cinema inteso come produzione audiovisiva e cinema inteso come ricavi delle sale”, specifica Mattia Puleo, produttore cinematografico e presidente di Cna Cinema e Audiovisivo del Piemonte. “I due mercati stanno andando in maniera diametralmente opposta: le sale cinematografiche faticano a superare la soglia del 50% del fatturato pre-Covid, con una crisi strutturale senza precedenti”. I risultati del box office del mese di novembre sono molto sconfortanti e fotografano un’ulteriore contrazione rispetto ad ottobre. “Ma non si capisce perché il mercato stia andando così male: ora i film ci sono, le restrizioni sono diminuite ma il numero di biglietti venduti non sale”.

Dal punto di vista della produzione, invece, è un’esplosione di novità, tanto che è impossibile tenere il passo. “L’audiovisivo è in espansione su tutti i fronti”, dice Puleo. “Le piattaforme sono super attive e le opportunità di lavoro nel comparto aumentano di giorno in giorno: è un trend nazionale che ha ripercussioni anche a livello regionale”. In Piemonte è record di produzioni cinematografiche, nonostante la pandemia: 135 settimane di riprese nel 2021, oltre il doppio rispetto al 2019. Da che cosa dipende questa spinta? “Un incentivo è sicuramente la riconferma da parte del governo del 40% del credito di imposta per le spese di produzione”, spiega ancora Mattia Puleo. Il rischio, d’altro canto, è quello di una sovrapproduzione che il mercato potrebbe faticare a riassorbire. “Si vedrà, sicuramente siamo a un punto di svolta”.

Articoli Correlati