“Ogni tentativo di dare alla vita un qualunque significato è teatro” era solito ripetere Eduardo De Filippo. In occasione del Torino Film Festival, sono stati presentati in anteprima due nuovi film per ricordare il grande attore-autore-regista napoletano: le trasposizioni cinematografiche di “Non ti pago” e “Sabato, domenica e lunedì”, diretti da Edoardo De Angelis. Dopo la versione di “Natale in casa Cupiello” del 2020, il regista di “Indivisibili” e “Il vizio della speranza” affida nuovamente a Sergio Castellitto il ruolo del protagonista: personaggi che, sempre, il drammaturgo napoletano sceglieva di incarnava in prima persona.
“Il mio contatto con Eduardo fu molti anni fa all’accademia d’arte drammatica, durante una messinscena di ‘Natale in casa Cupiello’”, racconta l’attore Sergio Castellitto. “Era un uomo piccolo, minuto – continua –. Ho intuito nel tempo che il suo modo di recitare non era mero limitarsi alla performance. Eduardo raccontava una storia. Nella trilogia, De Angelis ha fatto un lavoro eccezionale, trovando l’equilibrio giusto tra il rispetto della drammaturgia e qualche digressione libertaria”.
I due nuovi film si uniscono alla trasposizione del 2020 e danno origine a una trilogia, che mette in scena “la crisi della figura maschile”, afferma Nicola De Blasi dell’Università Federico II di Napoli. Eduardo De Filippo era un autore intermediale: capace, quindi, di passare da una dimensione all’altra, dal teatro alla televisione, dalla televisione al cinema. “Eduardo è stato riconosciuto come un grande interprete all’interno del blocco Eduardo-Peppino-Titina, ma solo con il tempo è stato riconosciuto come autore. La sua particolarità stava anche nella capacità di adattarsi ad altri mezzi, come il cinema e la televisione, ricostruendo e riplasmando la storia dei testi, senza mai ingessarli”, precisa De Blasi.
“L’operazione di De Angelis con Castellitto è stata quella di mettere in scena lo sfaldamento, l’indebolimento della figura maschile, mettendo in risalto il fatto che l’uomo, nella storia, non è mai cambiato”, aggiunge Francesco Nardella, vicedirettore di Rai Fiction.
Le trasposizioni di De Angelis andranno in onda su RaiUno il 14 dicembre (“Non ti pago”) e il 21 dicembre (“Sabato, domenica e lunedì”). “Il lavoro è stato quello di trovare nella trilogia una continuità forte – dice Nardella –. Tutti e tre i testi sono ambientati uno dopo l’altro: ‘Natale in casa Cupiello’ alla fine della Prima Guerra, ‘Non ti pago’ alla fine degli anni ’50 e ‘Sabato, domenica e lunedì’ a fine anni ’60”.
La presentazione delle trasposizioni di Eduardo è avvenuta durante l’incontro “Eduardo e noi”, organizzato dall’Università di Torino, in collaborazione con Rai Fiction, il Museo del Cinema di Torino e Picomedia. “Eduardo è estremamente moderno anche per aver saputo lavorare con mezzi diversi – conclude Giulia Carluccio, prorettrice dell’Università di Torino –. I tre film di De Angelis rispettano la dimensione di relazione tra linguaggi e modi e impostazioni diverse di lavorare sulla parola. È un’operazione che il servizio pubblico ci offre”.