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Anni di piombo e stragi italiane: i luoghi, le date e le vittime

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“Era la notte buia dello stato italiano, quella del 9 maggio ’78. La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l’alba dei funerali di uno stato”. Cantano questo i Modena City Ramblers nella canzone “I cento passi”. Era il 9 maggio di trenatanove anni fa, correva l’anno 1978, quando il cadavere del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, viene ritrovato a Roma, in via Caetani, dopo 55 giorni di prigionia. Era lo stesso 9 maggio 1978, quando il giovane Peppino Impastato, candidato alle comunali di Cinisi nella lista Democrazia Proletaria, viene fatto saltare in aria. L’uno vittima delle Brigate Rosse, l’altro elemento scomodo per la mafia di paese. Era il 9 maggio del 1978 e in Italia due uomini venivano assassinati in nome di un denominatore comune: il terrorismo, un atto di terrorismo.

Dal 4 maggio 2007, con la legge numero 56, il 9 maggio rappresenta per l’Italia il “giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo nazionale e internazionale e delle stragi di tale matrice”. Non vuole essere solo un riconoscimento a Moro e Impastato. Si ricordano Giovanni Falcone e la strage di Capaci del 23 maggio 1992, Paolo Borsellino e la strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, per citare due nomi fra i più noti. Non si dimenticano le vittime di violenza politica (quasi 70 a partire dagli anni ’60), gli atti terroristici delle guerre di mafia (solo tra il ’92-’93 si contano oltre 20 morti), le vittime individuali del terrorismo (dal ’66, circa 200), lo stragismo degli anni di piombo (più di 150 vittime): i numeri complessivi si aggirano intorno ai 500 morti (QUI IL LINK).

Rappresentando graficamente le sole stragi collettive che vanno dal ’69 al ’93 il dato è soprendentemente alto.

[La mappa consente di localizzare e contestualizzare gli attentati italiani]

 

Per ricordare una strage bisogna parlare di nomi, cognomi, età, prima ancora che di vittime.

[La tabella consente di conoscere l’identità delle persone scomparse, per singolo attentato]

MARTINA MEOLI