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Numeri ingannevoli. La statistica spiega i meccanismi dietro il gioco d’azzardo

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Parafrasando Oscar Wilde, i numeri sono la maniera che i gentiluomini usano per mentire. Non sempre utilizzare la matematica è sintomo di veridicità e affidabilità. È quello che emerge dall’incontro “Lo spreco illogico” organizzato dalla Fondazione Crt oggi 16 maggio alle Officine Grandi Riparazioni di Torino. Sul palco, Diego Rizzuto, fisico e divulgatore scientifico di Taxi1729. Di fronte, più di cinquecento ragazzi delle superiori di Torino.

“Il denaro non è nè buono nè cattivo, – dice il presidente Giovanni Quaglia – ma una risorsa. Come tutte le altre risorse nel pianeta, non è illimitata. Si fa molta fatica a guadagnarlo mentre è molto divertente spenderlo”. Il denaro e l’economia vengono legati anche all’ecologia: “Le nostre abitudini di acquisto hanno un forte impatto sull’ambiente – dice Giovanna Boggio Robutti, direttore fondazione per l’educazione finanziaria e il risparmio – Pensiamo alle risorse che il nostro pianeta riesce a rigenerare: si esauriscono ad agosto. Questo vuole dire che l’umanità per i restanti quattro mesi utilizza le risorse dell’anno successivo, ed è un andamento ovviamente a perdere”.

Come educare al risparmio e tutelare dalle facili suggestioni del gioco d’azzardo? “I numeri ingannano – attacca Rizzuto -, ci suggestionano. Pensiamo al Win for life, ad esempio. Ci propongono un gioco dove abbiamo 8 probabilità di vincita su 14, ma le probabilità di vincere solo 2 euro è del 18%. Il jackpot, invece, capita  una volta su due milioni”. Ma l’inganno del gioco d’azzardo è costruito su un altro meccanismo, più psicologico. “Per come sono costruiti i giochi, a noi sembra di essere arrivati vicini alla vincita, anche se abbiamo perso. È questo che ci aggancia”. Esiste, poi, un’altra tendenza dell’essere umano, di natura più antropologica. “Ci siamo evoluti in tribù, in piccole comunità – continua Rizzuto – Quando vediamo qualcosa succedere a qualcuno, pensiamo possa accadere anche a noi. È un meccanismo di sopravvivenza. Il problema è che il nostro villaggio adesso è globale. Quando succede un fatto statisticamente improbabile, viene ripreso da tutti i media del mondo, così noi lo sentiamo vicino, e pensiamo possa succedere anche a noi”. 

Rizzuto mostra poi come le probabilità che l’orbe terracqueo venga distrutto nel 2068 dal meteorite 99942 Apophis siamo molto più basse rispetto a quelle di perdere la vita in un incidente aereo. “La nostra percezione rende i numeri materia fluida e fraintendibile. Nel 1995 O.J.Simpson fu assolto dall’accusa di aver ucciso sua ex moglie e l’amante per un “errore” del suo avvocato difensore”. Alla luce di un diverso insieme di riferimento, la probabilità che un uomo uccidesse la donna su cui aveva precedentemente usato violenza passava dal 90% allo 0,04. Simpson venne erroneamente dichiarato non colpevole. Pochi anni dopo, fu arrestato per rapina a mano armata e sequestro di persona. Evidentemente, ci sono abitudini a cui nessun numero del mondo può farci rinunciare. 

MARCO ZAVANESE