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Il Salone del libro tra nuovi obiettivi e sostenibilità

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Torino vuole vivere da protagonista il prossimo Salone del Libro.

Non si tratta solo di ospitare l’evento del Lingotto, ma per la città l’appuntamento diventa un’occasione per farsi permeare dallo spirito della Buchmesse “made in Italy” e rivestire il ruolo di Capitale italiana del libro. Il Teatro Espace è stato scelto come sfondo per una nuova presentazione della rassegna, ma questa volta la discussione si è concentrata proprio sul racconto nel dettaglio e dei dettagli che scandiranno l’edizione già ai nastri di partenza. Presenti nelle prime file il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il sindaco della città di Torino Chiara Appendino.

Giulio Biino, presidente della fondazione Circolo dei lettori, ha fatto appello all’unità di tutti gli attori cittadini, soprattutto chi, tra le categorie produttive, potrebbe sentirsi più vicino all’evento: “In questi sei mesi ho fatto politica, occupandomi della cosa comune e radunando attorno a un tavolo persone con idee diverse per un obiettivo unitario. Alle istituzioni dico: se volete che il lavoro svolto non vada sprecato, programmate il futuro, pagate con tempestività. Agli imprenditori e commercianti: se davvero credete all’importanza di questa manifestazione, allora sostenetela. E’ arrivato il momento in cui si deve far politica investendo tempo e denaro”. Biino non ha voluto terminare il discorso senza dedicare un pensiero al popolo francese dopo l’incendio della cattedrale di Notre Dame. E tra Torino e Parigi, il presidente ha poi chiamato in causa lo scrittore statunitense Ernest Hemingway per definire il prossimo Salone del Libro “cinque giorni di festa mobile nel nome del libro e della cultura”.

Uno sguardo di orizzonte complementare a quello operativo espresso da Silvio Viale, presidente dell’associazione “La città del libro”. “La partita coi partner non è ancora chiusa. Se ne aggiungeranno altri e tutto questo potrebbe incidere in modo molto positivo sul fronte della mobilità. Infatti si potrà venire a piedi o in bici, in metro o in bus. In collaborazione con Gtt saranno installate macchinette all’uscita dei padiglioni per fare comodamente il biglietto”. Insomma, un altro modo per definire il rapporto tra l’evento e la città, soprattutto sul fronte del traffico.

VINCENZO NASTO