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Appendino difende la consulenza di Pasquaretta: “Procedura regolare”

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A Palazzo Civico tiene banco la consulenza da 5 mila euro che Luca Pasquaretta ha prestato alla Fondazione per il Libro in occasione del Salone 2017. Questa mattina, lunedì 7 maggio, alcuni carabinieri in borghese si sono presentati in Comune per acquisire nuovi documenti sul caso, anche se, ad oggi, il portavoce della sindaca non risulta indagato. La perquisizione rientra nell’indagine sui conti del Salone del Libro: il pm Gianfranco Colace vuole verificare se la collaborazione esterna di Pasquaretta sia avvenuta fuori dall’orario d’ufficio, come consentito dal contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali.

Martedì 8 maggio Pasquaretta ha fatto sapere di aver restituito i soldi (CLICCARE QUI PER LA NOTIZIA AGGIORNATA)

In Sala Rossa Chiara Appendino ha difeso la regolarità della procedura. “Il 16 maggio 2017 gli uffici del Comune hanno autorizzato la consulenza dopo aver appurato che non ci fossero conflitti d’interesse – ha esordito la prima cittadina durante il question time in Consiglio comunale  -. Ho appreso anch’io sui giornali che oggi sono stati acquisiti gli atti: ovviamente abbiamo massimo rispetto per le indagini in corso”.

Nessuna parola in aula da parte dei rappresentanti grillini, che hanno espresso il loro dissenso sull’incarico al portavoce in un breve comunicato su Facebook. “Riteniamo sia stato inopportuno alla luce del ruolo rivestito allora e tutt’oggi da Pasquaretta”, hanno scritto sulla pagina del gruppo consiliare M5S.

Una consulenza di quindici giorni, in cui Pasquaretta ha gestito i rapporti tra la Fondazione per il Libro dell’allora presidente Massimo Bray e le istituzioni ricevendo oltre 60 euro all’ora per un totale di 80 ore. Il capo dell’ufficio stampa della sindaca risulta uno dei pochi a essere stato retribuito dall’ente che ha organizzato il Salone del Libro sino allo scorso anno. La Fondazione è stata poi liquidata a dicembre 2017 e risulta ancora in debito con centinaia di fornitori. Per questo le opposizioni si sono schierate compatte contro il “pitbull” di Appendino. “Ci sono persone che stanno lavorando gratis per il Salone del Libro 2018 e il portavoce della sindaca viene pagato? – ha ironizzato il capogruppo del Pd in Sala Rossa, Stefano Lo Russo – Il M5S ha sempre parlato di onestà, ma qui sembra proprio che venga a mancare”. 

“O Pasquaretta in quei giorni non ha mangiato o mi viene difficile pensare che abbia lavorato fuori dagli orari di ufficio”, ha attaccato Alberto Morano. Critici anche Fabrizio Ricca (Lega Nord) e Osvaldo Napoli (Forza Italia), mentre l’ex grillina Deborah Montalbano, oggi passata al gruppo misto, ha definito la consulenza di Pasquaretta “scandalosa per i valori propugnati dal Movimento”

FEDERICO PARODI