C’era anche la sindaca Chiara Appendino mercoledì 7 febbraio alla presentazione di Just the woman I am, la corsa in rosa che si terra il prossimo 4 marzo nel centro di Torino.
“Una manifestazione del genere si rende ancora più necessaria dal particolare momento storico che stiamo vivendo, con le discriminazioni di genere e le accuse di molestie sessuali a cui stiamo assistendo” ha esordito il presidente del Cus Riccardo D’Elicio presentando l’evento e ribadendo che Torino è stata la prima città a credere in questo evento, ormai giunto alla quinta edizione.
L’anno scorso più di 15mila persone hanno deciso di partecipare alla corsa, con circa 80mila passaggi durante tutta la giornata. Quest’anno l’obiettivo è di raggiungere le ventimila persone, un traguardo non impossibile secondo gli organizzatori.
Nella sala d’onore del Castello del Valentino, insieme a Marco Gilli, rettore del Politecnico e padrone di casa, la prorettrice Michela Meo, il rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani è arrivato da Roma anche il presidente della Federazione Italiana Atletica Leggera (Fidal) Alfio Giomi, che ha preso la parola per affermare che è bello ma anche triste dover ricordare ancora una volta la parità di genere, “Perché significa che un concetto naturale non è ancora stato acquisito. Noi in Fidal abbiamo lo stesso numero di donne e di uomini, che sono lì non in quanto donne ma perché sono brave. È molto importante che il 4 marzo partecipino sia le donne che gli uomini. La loro presenza è fondamentale perché anche da parte maschile deve arrivare una presa di posizione su questo tema“.
Sarà una festa, ma non solo, i dati “Just the woman I am” è una manifestazione a sostegno della lotta contro il cancro. Durante i giorni della corsa si terrà anche un workshop sull’imaging, ovvero il metodo che consente di monitorare il movimento delle cellule tumorali. Il laboratorio, CancerTo2018, si terrà da mercoledì 7 a venerdì 9 marzo nell’aula Magna della Cavallerizza Reale è promosso dai due atenei torinesi che sanno quanto è importante lavorare in sinergia, condividendo le loro ricerche.
“Bisogna cominciare a contrastare la cultura del tutto sbagliata che vede le donne poco preparate nelle materie scientifiche e tecnologiche. La giornata del 4 marzo è l’evento migliore per promuovere il ruolo delle donne in ogni ambito“, ha osservato Michela Meo. Per adesso i numeri non danno ragione alla parità di genere, ma sono tendenze che si possono e si devono invertire.
La corsa, di 6,3 chilometri non sarà competitiva e partirà da piazza San Carlo alle 16. A partire dalla mattina in piazza saranno organizzati diversi eventi tra cui lezioni di yoga, flamenco oltre alla possibilità di incontrare medici.
Ci si può iscrivere a Just the woman I am sul sito www.torinodonna.it Oppure sul sito del Cus Torino. Il costo è di 15 euro, che saranno devoluti in beneficenza (il costo sarà di 20 euro se ci si iscrive il 3 o il 4).
“Avevamo già deciso che il 4 marzo sarebbe stato il nostro giorno. Non avevamo preso in considerazione L’eventualità delle elezioni. Pazienza.” dice sorridendo D’Elicio. I seggi sono aperti dal mattino presto fino la sera tardi, il tempo di correre possono trovarlo tutti. È per una buona causa.