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66 anni di Universiadi, a Torino di casa da sempre

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Torino torna a ospitare un evento alla cui esistenza sarà sempre legata. La storia delle Universiadi, volute dal dirigente sportivo Primo Nebiolo, iniziò infatti proprio nel capoluogo piemontese nel 1959: parteciparono atleti da 43 paesi di tutti i continenti, rappresentati da cinque stelle di colore diverso (blu, giallo, nero, verde e rosso) sulla bandiera della competizione, disegnata in quell’occasione.

La bandiera delle Universiadi

La prima Universiade invernale venne ospitata nel 1960, nella città francese di Chamonix. Le nazioni partecipanti in quell’anno furono 16 e cinque le discipline: sci alpino, sci di fondo, pattinaggio artistico, salto con gli sci e combinata nordica. Numeri che ci raccontano quanto l’evento sia cresciuto nel tempo: quest’anno si affrontano infatti atleti provenienti da 57 paesi, in ben 11 discipline sportive.

Oltre a quelle del 1959, Torino ha ospitato le Universiadi estive una seconda volta nel 1970, mentre, per quanto riguarda quelle invernali, quest’anno si tratta della terza volta per il Piemonte, dopo Sestriere 1966 e Torino 2007. Quest’ultima, in particolare, fu l’edizione che seguì i Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino 2006 e ne sfruttò gli impianti.

Al di là del ruolo giocato da Torino nella storia delle Universiadi, la connessione tra i giochi giovanili e la città viene mantenuta in vita ogni anno, in quanto il capoluogo sabaudo è la sede permanente del braciere delle Universiadi. Per questo, la “Fiamma della Conoscenza” di ogni città ospitante, sia dell’Universiade estiva che di quella invernale, viene accesa al Rettorato dell’Università di Torino. È da qui che partirà sempre il suo viaggio.

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