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Testamento biologico: la nuova legge per il fine vita

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Il testamento biologico è legge. Oggi, giovedì 14 dicembre, il Senato ha dato il via libera definitivo al testo su consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento, già approvato alla Camera lo scorso 20 aprile. Sono stati 180 i voti a favore di Pd, M5S, Art 1-Mdp, Sinistra Italiana e Ala. Contrari 71 senatori di Forza Italia, Lega e Alternativa Popolare.

Un lungo applauso ha seguito la votazione a Palazzo Madama. Ad assistere alla discussione anche i rappresentati dell’Associazione Luca Coscioni che da anni si batte per l’introduzione di una normativa sul fine vita e sull’eutanasia che in Italia resta però illegale, così come la pratica del suicidio assistito. Una legge che trova le sue radici in casi che hanno avuto forte impatto sull’opinione pubblica e sulla società civile, come quello di Eluana Englaro, Pier Giorgio Welby e l’ultimo in ordine di tempo dj Fabo.

La legge introduce due importanti novità. La prima riguarda la classificazione di nutrizione e idratazione artificiale come trattamento sanitario garantendo dunque il diritto del paziente a rifiutarle e il conseguente obbligo per il medico a rispettare la volontà espressa. La seconda novità riguarda le Dat, ovvero le disposizione anticipate di trattamento che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere potrà redigere in forma scritta o video depositandole nel proprio Comune di residenza che si occuperà di annotarle in un apposito registro o presso le strutture sanitarie. Con le Dat si potrà dunque esprimere il proprio consenso o rifiuto sui trattamenti sanitari che i medici dovranno rispettare qualora la persona si trovasse nell’ incapacità di esprimere la propria volontà, evitando l’accanimento terapeutico. La normativa prevede anche la possibilità per la persona di nominare un fiduciario che la rappresenti nelle relazioni con le strutture sanitarie. Le disposizioni possono essere modificate o annullate in qualsiasi momento. Nei giorni scorsi è stato inoltre presentato un emendamento alla legge di Bilancio che prevede un finanziamento per la creazione di un registro nazionale delle Dat.

La legge è stata fortemente contestata da tutto il centrodestra che ha presentato in commissione sanità oltre 3 mila emendamenti. La maggioranza di Pd, M5S e Sinistra ha però tenuto, nonostante i voti segreti richiesti dall’opposizione. La discussione in aula, iniziata martedì, è stata accelerata con l’escamotage del canguro, ovvero l’accorpamento di più emendamenti in maxi emendamenti che ha permesso l’approvazione del testo in tempi brevi, prima della fine della legislatura. Durante le dichiarazioni di voto il senatore di Idea, Gaetano Quagliariello ha definito il testo “la via italiana all’eutanasia”  e ha annunciato che quando il centro destra andrà al governo, si occuperà di modificare la legge. Al centro delle critiche, l’obbligatorietà del medico di rispettare la scelta del paziente e la classificazione di idratazione e nutrizione come terapie.

LUCREZIA CLEMENTE