Torino, stop alla circolazione dei veicoli Euro 5

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Lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, scattato nella giornata di ieri, prosegue oggi. In settimana l’allerta è salita dall’uno al due a causa del livello di polveri sottili, con tutte le conseguenze del caso: blocco veicoli privati diesel da Euro 0 a 5 e a benzina, gpl e metano Euro 0.  Le limitazioni resteranno in vigore dalle 8:00 alle 19:00 per le vetture adibite al trasporto persone, e dalle 8:30-14:00 alle 16:00-19:00 per quelle destinate al trasporto merci (mentre gpl e metano possono circolare).

È il primo giorno lavorativo con limitazioni al traffico. Come dimostrano i dati dell’Arpa le concentrazioni di PM10 hanno fatto registrare sforamenti per tutta la settimana, con tre picchi nei giorni di mercoledì 22, venerdì 24 e sabato 25 novembre, quando la densità ha scavalcato il livello di cento milligrammi per metro cubo, il doppio della soglia di allerta (cinquanta milligrammi). Così Torino fa peggio di tutte le province del Piemonte.

La circolazione è vietata in gran parte della città (qui un elenco dettagliato delle strade). Resta possibile raggiungere parcheggi e strutture di interscambio attraverso percorsi perimetrali. Sul sito del comune di Torino c’è un elenco dettagliato delle esenzioni speciali.

I veicoli diesel sono i maggiori responsabili delle emissioni inquinanti, soprattutto micropolveri e biossido di azoto, sostanze cancerogene per l’uomo. Gli scarichi degli Euro 5, pur liberando micropolveri in misura inferiore alle categorie 4, 3, 2 , 1 e 0, contengono ossidi di azoto, che aggravano le condizioni dei malati di asma, dei bambini e di chi soffre di malattie respiratorie croniche o di malattie cardiache. Ulteriori provvedimenti scatteranno al ventesimo giorno di sforamenti (la soglia è di 50 microgrammi per metro cubo). Al terzo livello di allerta, infatti, il blocco riguarderà tutti i veicoli. Tuttavia questo pericolo appare scongiurato: ieri, complice il giorno festivo e il blocco degli euro 5, il livello di polveri sottili è sceso a 35 milligrammi, sotto la soglia di allerta.

GIUSEPPE GIORDANO